7 giugno 2013

Sono divisa. In tante me. Tutte urlano un qualcosa. Tutte vogliono attenzioni. La mia parte malata. Quella sana. Poi arriva quella ragionevole. Quella capricciosa. Quella fallita. Quella incostante. Quella arrabbiata. Quella distrutta.
Sono tante. Sono troppe.
Mi ricordo il nome di poche. Ne ascolto le urla della maggior parte.
Sto provando a vivere la mia vita. Un pò troppo incasinata, ma si vive certi attimi.
E poi la tua mente ti controlla. Le altre te vogliono spingerti, urtarti, schiavizzarti. E con prepotenza irrompono. Feriscono.
"Lotta contro di loro". Ti ripeti. Ma chi sono loro?
E diventi un pò più assonnata. Un pò più stanca.
Ogni volta cambio. Piango lacrime impossibili. Ed esse cadono su ferite da cucire.
Brucia come il sale.
Mi guardo allo spechio e non ci sono.
Non ci sono.

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