3 dicembre 2013

Un oggetto piccolo. Tagliente.
L'ho ereditato. Conservato.
Voglio vedere rosso.
Sentire il dolore. Forte e acuto nella carne.
Un'anima malata. Però é la mia.
Non rimproveratemi.
Non giudicatemi.
Non compatitemi.
Rimpiango quando mi tagliavo.
Rimpiango quando riuscivo a vomitare. A dimagrire.
Voglio sprofondare nei recessi disturbati del mio essere.
Anima marcia. Putrida e grassa.
Cuore in pezzi. Tagliato e tritato.
Persona pazza. Malata.
Sono io...nascosta dietro a un sorriso. E un'illusione.
L'essere umano é una tale contraddizione. Certe volte rido dei miei stessi stupidi bei pensieri.

2 commenti:

  1. Quel dolore dell'anima che sembra alleviarsi col dolore della carne.
    Quando tutto sembra portarti alla distruzione, a farti esplodere, lasciarlo fluire...come un rito di liberazione.

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