27 ottobre 2011

 Mangio una mela verde al giorno.
E caffè caldo se sono in giro.

Thè verde senza zucchero.
Sigarette marca YesSmoke rubate a mio fratello.

A cena un frullato di verdure bollite.
Solo 100g. Niente sale.

 E poi c'è una lama, sottile sottile, che di notte mi accarezza superficialmente la pelle del braccio.
E' un dolore che riesco a controllare.

Mia madre lancia sottili accuse.
Mi suggerisce quanto io sia incapace e inadatta.
Mi sottolinea, ripetendo più e più volte, quanto io stia sbagliando nella vita.
Non la malattia. Per lei quella è un capitolo chiuso.
E per me lo è tentare di parlarne con lei.


Esco per fare foto.
Per non mangiare.
Per incontrare il ragazzo che mi piaceva questa estate.
Per consolare un'amica che è stata lasciata.
Per ascoltare un'altra che si lamenta dell'università.

Respiro vita ma vivo per una sola cosa.

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