11 maggio 2012

E che, per una volta, forse quella buona....ho trovato la persona. Quella che ti sta accanto mentre parli un po' di te. Quella che, in quei momenti, ti rende tranquilla e calma. E ti tiene ancorata nel tuo essere.
Quella che ti ascolta....e basta. Non prova per forza a cambiarti, a consigliarti. Non prova a fare l'eroe che salva una povera disgraziata con il cervello in pappa. Sta lì....accanto a te, su un divano, con le sigarette a portata di mano, e ti offre un caffè che sa lo prendi senza zucchero. Ascolta tranquilla e tu ti senti bene. Confusa anche. Con la paura e l'ansia magari. Ma tutto svanisce quando riesci a notare la sua espressione...e tutto quello che passa è semplicemente la consapevolezza che gli puoi dire tutto, anche cose che tu stessa non comprendi, ma alla fine non ti giudica. Non ti prende per pazza se gli dici delle altre coinquiline della tua testa. E delle volte che, con forza, prendono il mio posto. Ho trovato la persona che, tra una parola e l'altra, mette il suo. Mette quello che sente, e non si chiude a riccio perché ha paura della tua testolina. Perché la gente lo fa. Se ti esponi un po', prendono il tuo problema e si gratificano pensando che, poverina, la rincoglionita è messa peggio di loro stessi. Pensano che salvandoti siano delle brave persone, mentre dentro marciscono.
Lei no. Si...perché è una lei. La lei che ultimamente, non so ancora come, mi ha fatto aprire la porta della mia stanza di vetro. Mi ha fatto respirare nel mondo esterno, tenendomi per mano. Tendo per mano me.
Ha voluto conoscere Astrid....l'altra che prende il sopravvento e che è legata ai miei problemi con il cibo. Siamo quasi uguali caratterialmente, solo che è più controllata lei. Ha l'autocontrollo incorporato. Non lascia passare niente. Né un pianto liberatorio, né un sorriso sincero. Astrid è tutta controllo, calcolo. Lei è quella che mi sussurra di non mangiare oppure di punirmi con il cibo e il vomito. Mi dice di pesarmi. Mi dice che la mia immagine riflessa in quella vetrina è un mostro obeso. E se non la ascolto, e non sono abbastanza forte, mi prende anche per giorni, e non mi fa uscire.
Gli ho anche raccontato dell'altra, che si è fatta viva di recente. Di lei non so ancora il nome. Ma lei è più lunatica. Più altalenante. Con lei regnano i suoi attacchi di panico, le ossessioni compulsive sull'ordine e la pulizia...e l'autolesionismo. Lei va a briglia sciolta. Ma si fa viva di meno. Forse perché non è ancora così forte da occuparmi i giorni. Mi prende qualche ora della mia vita. Anche se dopo devo io camuffare le sue conseguenze.
Vanno a braccetto Astrid e la Lunatica. Ma le considero mie amiche-nemiche. So che non mi fanno del bene....ma nei momenti peggiori, le cerco. Mi aiutano nel loro contorto modo. Anche se tento di restare me, loro sanno quando divento più debole e prendono il mio posto. Astrid predomina sempre. E la lunatica si fa strada quando può.
Ma adesso io, proprio io, credo la personalità base, sono tranquilla. Confusa anche. Ma adesso ho trovato la mia persona...colei che se mi guarda comportarmi in maniera diversa sa che sono rintanata da qualche parte.
Colei a cui posso parlare se mi succede qualcosa. E potrò dirle tutto. Non ancora tutto tutto...non ci siamo ancora arrivate. Però con calma, per gradi.
Ma almeno so che c'è.

1 commento:

  1. è davvero bellissimo. tieniti stretta questa persona, ma a giudicare da ciò che scrivi penso non ce ne sia bisogno dato che se si comporta così è perchè ha piacere nel farlo. purtroppo non ho nessuno del genere nella mia vita, ma almeno leggere ''esempi'' del genere mi fa sperare, che forse, magari, anche per me arriverà.

    ''Perché la gente lo fa. Se ti esponi un po', prendono il tuo problema e si gratificano pensando che, poverina, la rincoglionita è messa peggio di loro stessi. Pensano che salvandoti siano delle brave persone, mentre dentro marciscono.'' c'è una frase bellissima non so di chi che calza con quello che hai detto: ''Chi soffre è una preda di tutti: di fronte ad un sofferente tutti si sentono saggi''.

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